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Ci scriverai un libro su questa storia?
Naratashye

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Nei miei sogni mio fratello muore e io non posso farci niente.

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Espérance Hakuzwimana
gen 18, 2025
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“Ma secondo lei, sono una brutta persona?”

Un paio di anni fa di notte, mi svegliavo madida di sudore e non era successo niente di niente.
Avevo ancora 14 anni, in biblioteca avevo preso ancora Victor Hugo con la copertina rigida e sgualcita, per andare a scuola dovevo prendere la 10, mia sorella non era ancora sposata, non era ancora madre, non mi parlava da quasi due anni e nello stomaco avevo i suoi lividi caldi, scrivere era una cosa solo mia e alle riunioni di famiglia c’era una famiglia ma io con loro non c’entravo e provavo a dirlo ma non cambiava niente.

Adesso di notte, quasi ogni notte, mio fratello muore e io non posso farci niente.
Così di giorno mi sveglio e provo a non pensarci con tutte le cellule del mio corpo.
Alla distanza, direi. Ma soprattutto all’assurda tempistica nella quale, ormai rassegnata di essere da sola al mondo, sono inciampata dentro una famiglia biologica affollatissima e piena di.
Assurda perché inaspettata e strepitosa. O almeno così mi sembrava ad agosto.
Già a settembre la sorpresa si era trasformata in stordimento. Feste, piogge, idee di scrittura, una casa nuova, bambini e matrimoni in arrivo (non miei), percorsi di terapia, mail, delusioni e chiamate dopo, lo stordimento è diventato panico. A tratti, ma pur sempre panico.

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